Riferimenti normativi: artt. 45-47 del D.Lgs 42/2004 e s.m.i.
La tutela indiretta si giustifica esclusivamente in relazione ad un bene culturale immobile già assoggettato a vincolo diretto e ha la finalità di preservare i caratteri e il contesto situati in relazione spaziale con il bene vincolato. Lo scopo di questo provvedimento non è rivolto alla protezione del bene culturale immobile in sé, bensì a salvaguardarne integrità, prospettiva, luce, condizioni ambientali e decoro attraverso una serie di prescrizioni limitative quali distanze, misure e altre norme applicabili alle pertinenze e alle caratteristiche degli immobili vicini, limiti alla destinazione d'uso dell'area, alla circolazione o alla sosta dei veicoli, alle attività produttive e commerciali, fino ad arrivare anche a previsioni di inedificabilità.
In sostanza, la tutela del bene culturale viene garantita:
- evitando un uso improprio dell'area contigua e degli immobili circostanti, non necessariamente confinanti;
- impedendo che ne venga modificato l’aspetto, lo stile e il significato storico-artistico;
- vietando attività e funzioni incompatibili con la storia, la dignità e le caratteristiche artistiche del monumento.
Il Soprintendente avvia il procedimento per l'apposizione di prescrizioni di tutela indiretta, anche dietro motivata richiesta della regione o di altri enti pubblici territoriali interessati, dandone comunicazione al proprietario possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile cui le prescrizioni si riferiscono e trasmette l’istruttoria alla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale dell’Emilia Romagna (CoRePaCu), organo ministeriale competente all’adozione del provvedimento conclusivo di tutela indiretta.
La comunicazione di avvio del procedimento comporta, in via cautelare, la temporanea immodificabilità dell’immobile limitatamente agli aspetti cui si riferiscono le prescrizioni contenute nella comunicazione stessa, fino allo scadere dei termini amministrativi previsti ai sensi di legge per il procedimento.
In caso di adozione, il provvedimento viene trascritto nei registri immobiliari e ha efficacia nei confronti di ogni successivo proprietario, possessore o detentore dell'immobile.
Ufficio competente: Ufficio tutela beni archeologici / Ufficio tutela beni architettonici
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