La catalogazione, come definita ai sensi del D.Lgs. 42/2004 - Codice dei beni culturali e del paesaggio, è il processo di identificazione, classificazione, descrizione e registrazione di tutte le tipologie di beni per i quali sia stato riconosciuto un interesse artistico, storico, archeologico, demoetnoantropologico, architettonico o ambientale.
Rappresenta uno strumento organizzato e sistematico di mappatura del patrimonio culturale italiano, essenziale per l’individuazione e la conoscenza dei beni ai fini di una corretta gestione del territorio e delle attività di tutela e valorizzazione, nonché per la promozione e la realizzazione delle attività di carattere didattico, divulgativo e di ricerca.
Le attività di catalogazione sono assicurate dallo Stato con il concorso delle Regioni e degli altri enti territoriali sulla base delle direttive dettate dall'ICCD - Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione il quale definisce i criteri e gli standard nazionali cui attenersi nella compilazione delle schede, presupposto indispensabile per l’immediata disponibilità, infatti, sono il corretto utilizzo e la condivisione dei dati.
L'attività di catalogazione è curata dall'Ufficio Catalogo della Soprintendenza.
Le schede prodotte dalla Soprintendenza, così come quelle prodotte dagli altri Enti schedatori, confluiscono nel SIGEC - Sistema Informativo Generale del Catalogo e sono consultabili on line nel Catalogo Generale dei Beni Culturali, la banca dati che raccoglie e organizza a livello centrale le schede dei beni culturali catalogati in Italia suddividendole nei seguenti settori disciplinari:
- Beni archeologici
- Beni architettonici e paesaggistici
- Beni demoetnoantropologici
- Beni fotografici
- Beni musicali
- Beni naturalistici
- Beni numismatici
- Beni storici e artistici