Ispettori onorari

Funzionario referente: Silvana Sani
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La figura dell’Ispettore Onorario è stata istituita dalla Legge n. 386 del 27 luglio 1907, come successivamente modificata agli artt. 47-53 con Regio Decreto del 31 dicembre 1923, n. 3164, e normata dalla Circolare del Segretariato Generale MiBACT n. 289 del 28 novembre 2008 e dalla Circolare della Direzione Generale Educazione e Ricerca - MiBACT n. 46 del 3 settembre 2015, con il compito di coadiuvare le Soprintendenze nel campo della tutela e della conservazione dei monumenti, degli scavi archeologici e degli oggetti d’antichità e d’arte e sorvegliare e operare nell’interesse dello Stato e della cultura nazionale, denunciando gli abusi e curando l’osservanza delle leggi.

La nomina è un atto discrezionale dell’Amministrazione, che attribuisce agli Ispettori Onorari la qualifica di "pubblico ufficiale" in nome dello Stato e impone loro l’obbligo di adempiere a tutte le incombenze che vengano affidate dalle Soprintendenze competenti per materia e per territorio, dove operano a titolo gratuito. 

L’incarico di durata triennale e senza rinnovo automatico, viene conferito con decreto ministeriale su istanza di nomina dell’interessato, da presentarsi alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara corredata dalla seguente documentazione: 

• copia del documento di identità
• curriculum vitae e studiorum
• n. 2 fotografie formato tessera, di cui una autenticata
• autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003 e s.m.i.

Ricevuta l'istanza, la Soprintendenza valuta l’effettiva necessità della collaborazione di detta figura nel contesto territoriale e in relazione alla tipologia di beni culturali di riferimento, procede all’istruttoria di competenza accertando i requisiti del candidato, tra cui la cittadinanza italiana, l’assenza di condanne penali ed eventuali motivi di incompatibilità con altri incarichi pubblici o privati, oltre al possesso di appropriate competenze culturali, e trasmette le proprie valutazioni al Segretariato Regionale del MIC per l'Emilia-Romagna. Quest’ultimo formula le proposte di nomina (o di rinnovo) alla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, che emette il decreto e provvede a notificarlo all'interessato e agli Uffici periferici.