Venerdì 26 ottobre 2018, ore 11:00
Area archeologica della città romana di Claterna, via Stradello Maggio 1 - loc. Maggio, Ozzano dell'Emilia (BO)

PRESENTAZIONE E VISITA GUIDATA ALL'AREA DI SCAVO RISERVATA ALLA STAMPA

Claterna è la città romana che giace 'sepolta' sotto i campi, a pochi centimetri di profondità lungo la Via Emilia, nel territorio di Ozzano dell’Emilia, tra Bologna e Imola. 
La città nasce nel II secolo a.C. con una duplice funzione: da un lato come importante snodo viario all’incrocio fra via Emilia, torrente Quaderna e una via transappenninica (forse la Flaminia minor), dall’altra come centro di mercato e servizi.
Nel I secolo a.C. Claterna, come tante altre città italiche, diventa un municipium con competenza sul vasto territorio compreso fra i torrenti Idice e Sillaro. Dopo il periodo di massimo splendore collocabile nella prima età imperiale, la città sopravvive fino alla tarda antichità (V-VI secolo d.C.), seppure notevolmente ridimensionata, per poi venire totalmente abbandonata fino al completo oblio.
Fin dall’Ottocento, l’antica città romana di Claterna ha rappresentato un campo d’indagine privilegiato per l’archeologia emiliano-romagnola. L’unicità diel sito è dovuto al fatto di non aver avuto una continuità storica analoga a quella degli altri centri sorti lungo la via Emilia (da Rimini a Piacenza) e questa assenza di stratificazione ha offerto la possibilità di indagare la città nella sua estensione e configurazione originale, senza le modifiche intervenute nel tempo.
A partire dagli anni '80 del secolo scorso, la Soprintendenza ha intrapreso la progressiva acquisizione dell’ampia superficie su cui si estende l’antica città romana e dal 2005 si è dato vita a un grande progetto di studio e valorizzazione con enti locali e associazioni culturali.
L’obiettivo delle ricerche e dei sondaggi sistematici intrapresi nell’ultimo decennio è di chiarire alcuni aspetti topografici (i limiti, l’articolazione interna, gli spazi pubblici e sacri quali foro, basilica, edifici templari e teatro) e cronologici (dalla fondazione e dall’eventuale origine preromana al declino) dell’antica città e di valorizzare alcuni spazi per consentire al pubblico di visitare le evidenze archeologiche più suggestive, come la Casa del fabbro e la Domus dei mosaici.

Nel luglio 2018 sono ripresi gli scavi archeologici dell’area, previsti dal progetto triennale avviato nel 2017 dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna e dall’Associazione Culturale "Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi" grazie al finanziamento di CRIF S.p.A. e al contributo di Gruppo IMA S.p.A. e RENNER Italia S.p.A., cui hanno partecipato anche l’Università di Siena (che ha effettuato ricerche geomagnetiche che hanno dato risultati sorprendenti) e gli studenti delle scuole superiori che hanno aderito al progetto di 'alternanza scuola lavoro', con il supporto dei dieci Rotary Club di Bologna.
Gli scavi nella domus del Fabbro e nel teatro hanno individuato nuovi ambienti che contribuiscono a definire meglio forma e dimensione degli edifici, mentre i lavori per la realizzazione della pista ciclabile lungo la via Emilia hanno portato in luce un grande mosaico quasi certamente pertinente all’impianto termale della città romana

Per presentare queste straordinarie novità e rinvenimenti abbiamo il piacere di invitare i rappresentanti della stampa alla conferenza stampa che si terrà presso il sito della città romana di Claterna, cui seguirà una visita guidata agli scavi -riservata agli addetti stampa- condotta da Claudio Negrelli, Renata Curina e Maurizio Molinari.

Intervengono:

Cristina Ambrosini, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Renata Curina, Funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Luca Lelli, Sindaco del Comune di Ozzano dell’Emilia
Annarita Muzzarelli, Assessore del Comune di Castel San Pietro Terme
Saura Sermenghi, Presidente dell'Associazione Culturale "Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi"
Claudio Negrelli, Responsabile scientifico dell'Associazione Culturale "Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi"
Maurizio Liuti, Direttore Comunicazione CRIF, Azienda Sostenitrice
Daniele Vacchi, Direttore Corporate Communications Gruppo IMA, Azienda Sponsor
Marco Mobili, Responsabile R&D RENNER Italia, Azienda Sponsor
Alessandro Golova Nevsky, Delegato dei Rotary Club Bologna per il Coordinamento del progetto di alternanza scuola-lavoro


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REPORT 26.12.2018 - Dopo i saluti di Saura Sermenghi, Presidente dell'Associazione Culturale “Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi”, che ha ribadito l'importanza strategica della ricerca scientifica per la salvaguardia del patrimonio culturale, la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Cristina Ambrosini, ha per prima cosa ringraziato per il loro impegno tutte le le persone che a Claterna rendono concreta l'archeologia del territorio, dagli amministratori pubblici alle associazioni culturali, dagli studenti ai volontari. "Quello di Claterna -ha ricordato- non è solamente un progetto di ampio respiro che garantisce uno sviluppo di qualità ma un'esperienza che, oltre a ricadute sul piano turistico, aiuta il recupero del senso di comunità"
Anche il Sindaco del Comune di Ozzano dell’Emilia, Luca Lelli, ha voluto menzionare i tanti attori (aziende, sponsor, università) che 'investono' sul sito, ricordando che i lavori del Museo Città di Claterna sono in dirittura d'arrivo e che da parte dell'Amministrazione non vi è alcun rammarico per lo slittamento dei lavori della pista ciclabile causato dal ritrovamento del mosaico, quasi certamente pertinente all'impianto termale pubblico. "Claterna unisce", ha detto in rappresentanza del Comune Castel San Pietro Terme l'assessore Anna Rita Muzzarelli, che ha anche ribadito la passione e dedizione condivisa da tutti coloro che operano per la valorizzazione dell'antica città romana e la decisione di realizzare proprio in corrispondenza della zona archeologica una piazzetta di sosta lungo la pista ciclabile.
Alessandro Golova Nevsky, delegato dei dieci Rotary Club di Bologna che coordinano già dall'anno scorso il progetto di alternanza scuola-lavoro, ha sottolineato l'impegno e la disponibilità dei tanti studenti dei licei i istituti tecnici di Bologna che hanno aderito al progetto prodigandosi ben oltre i tempi stabiliti nelle operazioni di ricerca, scavo e prima pulitura dei reperti, anticipando fin d'ora la disponibilità a proseguire questa esperienza anche nel 2019.
L'intervento degli sponsor ha aperto una finestra sulla sempre più fondamentale sinergia tra pubblico e privato. Ma se Marco Mobili, Responsabile di R&D RENNER Italia, sponsor solo da quest'anno, ha auspicato il contributo della sua azienda nella valorizzazione del sito, Maurizio Liuti, Direttore Comunicazione CRIF, ha ricordato quanto sia marginale il ritorno d'immagine rispetto al privilegio di rimarcare i nostri 2000 anni di storia. "La nostra azienda -ha detto- poggia su una cultura millenaria, una peculiarità che ci rende unici e che viene invidiata dai nostri clienti sparsi in tutto il mondo.


Comunicato stampa a cura di Carla Conti (OdG 83183)
Ufficio stampa della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara

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