Martedì 31 ottobre 2017, ore 11:30
Area archeologica della città romana di Claterna, via Stradello Maggio 1 - loc. Maggio, Ozzano dell'Emilia (BO)

PRESENTAZIONE E VISITA GUIDATA ALL'AREA DI SCAVO RISERVATA ALLA STAMPA

Claterna è la città romana che giace 'sepolta' sotto i campi, a pochi centimetri di profondità lungo la Via Emilia, nel territorio di Ozzano dell’Emilia, tra Bologna e Imola. 
La città nasce nel II secolo a.C. con una duplice funzione: da un lato come importante snodo viario all’incrocio fra via Emilia, torrente Quaderna e una via transappenninica (forse la Flaminia minor), dall’altra come centro di mercato e servizi.
Nel I secolo a.C. Claterna, come tante altre città italiche, diventa un municipium con competenza sul vasto territorio compreso fra i torrenti Idice e Sillaro. Dopo il periodo di massimo splendore collocabile nella prima età imperiale, la città sopravvive fino alla tarda antichità (V-VI secolo d.C.), seppure notevolmente ridimensionata, per poi venire totalmente abbandonata fino al completo oblio.
Fin dall’Ottocento, l’antica città romana di Claterna ha rappresentato un campo d’indagine privilegiato per l’archeologia emiliano-romagnola. L’unicità diel sito è dovuto al fatto di non aver avuto una continuità storica analoga a quella degli altri centri sorti lungo la via Emilia (da Rimini a Piacenza) e questa assenza di stratificazione ha offerto la possibilità di indagare la città nella sua estensione e configurazione originale, senza le modifiche intervenute nel tempo.
A partire dagli anni '80 del secolo scorso, la Soprintendenza ha intrapreso la progressiva acquisizione dell’ampia superficie su cui si estende l’antica città romana e dal 2005 si è dato vita a un grande progetto di studio e valorizzazione con enti locali e associazioni culturali.
L’obiettivo delle ricerche e dei sondaggi sistematici intrapresi nell’ultimo decennio è di chiarire alcuni aspetti topografici (i limiti, l’articolazione interna, gli spazi pubblici e sacri quali foro, basilica, edifici templari e teatro) e cronologici (dalla fondazione e dall’eventuale origine preromana al declino) dell’antica città e di valorizzare alcuni spazi per consentire al pubblico di visitare le evidenze archeologiche più suggestive, come la Casa del fabbro e la Domus dei mosaici.

Nel luglio 2017 sono ripresi gli scavi archeologici dell’area. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna e l’Associazione culturale "Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi", infatti, grazie al contributo di CRIF S.p.A. e Gruppo IMA e in sinergia con i Comuni di Ozzano dell’Emilia e di Castel San Pietro Terme, hanno avviato un nuovo progetto triennale di esplorazione e valorizzazione di Claterna cui hanno partecipato anche gli studenti delle scuole superiori che hanno aderito al progetto di ‘alternanza scuola-lavoro’ supportato dai Rotary Club di Bologna.
La campagna si è focalizzata su due precisi settori dell’antica città di Claterna: la già nota domus del fabbro, dove sono proseguite anche le attività di archeologia sperimentale, con la ricostruzione in scala reale e in situ di nuovi muri e stanze, e -assoluta novità degli scavi 2017- l’area centrale destinata in antico agli edifici pubblici, precedentemente identificata da foto aeree e satellitari.
Gli scavi nella domus hanno riportato alla luce nuovi ambienti quali una cucina e un piccolo impianto termale; mentre l’esplorazione dell’area degli edifici pubblici della città romana ha individuato una serie di strutture riconducibili alla cavea e altre parti di un edificio teatrale.

Per presentare queste straordinarie novità e rinvenimenti abbiamo il piacere di invitare i rappresentanti della stampa alla conferenza stampa che si terrà presso il sito della città romana di Claterna, cui seguirà una visita guidata agli scavi -riservata agli addetti stampa.

A seguire, sarà possibile visitare l’esposizione archeologica presso il Palazzo di Varignana, comprendente il noto mosaico policromo con tralcio di acanto recuperato da Claterna negli anni Trenta del secolo scorso.

Intervengono:

Luigi Malnati, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Renata Curina, Funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Luca Lelli, Sindaco del Comune di Ozzano dell’Emilia
Annarita Muzzarelli, Assessore del Comune di Castel San Pietro Terme
Saura Sermenghi, Presidente dell'Associazione Culturale "Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi"
Claudio Negrelli, Responsabile scientifico dell'Associazione Culturale "Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi"
Maurizio Molinari, Referente scientifico dell'Associazione Culturale "Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi"
Maurizio Liuti, Direttore Relazioni esterne CRIF, Azienda Sostenitrice
Daniele Vacchi, Direttore Corporate Communications Gruppo IMA, Azienda Sponsor
Alessandro Golova Nevsky, Delegato dei Rotary Club Bologna per il Coordinamento del progetto di alternanza scuola-lavoro

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Comunicato stampa a cura di Carla Conti (OdG 83183)
Ufficio stampa della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara

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