Chiara Guarnieri (a cura di)
Archeologia, Brisighella (RA)
DEA (Documenti ed Evidenze di Archeologia) - N. 5
2016
Ante Quem soc. srl, Via Senzanome 10 - Bologna
Tel. 051 4211109 - E-mail
Costruita sui resti di una villa rustica situata lungo l’antica strada romana che da Faenza portava a Firenze, deve il suo nome al fatto di sorgere all’ottavo miglio della Via Faventina. La Pieve di San Giovanni in Ottavo, nota come Pieve del Thò, è una delle pievi romaniche più suggestive e meglio conservate del ravennate. Già menzionata in una pergamena del 909, ha subìto varie modifiche anche se l’impianto principale resta quello dell'inizio del XII secolo, come attesta un’iscrizione su un capitello recante la data 1100.
Nonostante questa storia millenaria, problemi, trasformazioni e documenti di questo straordinario edificio non erano mai stati raccolti in uno studio organico e complessivo che presentasse il maggior numero di informazioni possibili su quanto sopravvissuto.
Il volume curato dall’archeologa Chiara Guarnieri si propone di colmare questa lacuna raccogliendo i contributi di numerosi specialisti che affrontano, ciascuno secondo la propria professionalità, i tanti aspetti di un edificio che ha subito nei secoli molte trasformazioni e le cui fasi iniziali sono testimoniate da reperti frammentari e non facilmente interpretabili.
Con l’aiuto delle più avanzate metodologie scientifiche (come le indagini condotte sulla cripta) e avvalendosi anche dell’apporto delle fonti archivistiche e dei restauri eseguiti nella chiesa, il volume illustra gli studi che a partire dal XVII secolo si sono interessati a questo edificio: dall’analisi del territorio in età romana alle fasi di costruzione e trasformazione della Pieve del Thò, dai materiali ceramici, lapidei e architettonici di epoca romana ai reimpieghi di età altomedievale e medievale
Scheda del volume a cura di
Copyright © 2019 Soprintendenza ABAP BO-MO-RE-FE. Tutti i diritti riservati.
