L’ex Chiesa di San Bartolo è pronta a rinascere. In data 26 marzo 2025 è stata ufficialmente firmata la convenzione tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e l’Azienda USL di Ferrara per l’attuazione del progetto di restauro e messa in sicurezza dell’ex Chiesa di San Bartolo a Ferrara.

L’intervento -che prevede la verifica del rischio sismico, la riduzione della vulnerabilità strutturale e il restauro del bene storico- è reso possibile da un finanziamento ministeriale che ammonta a 1,5 milioni di euro e che si unisce al finanziamento del Commissario delegato per la ricostruzione post sisma 2012 di cui l’ASL è ente attuatore.

Si preannuncia così un corposo intervento di restauro per l’ex complesso monastico, di proprietà dell’Azienda USL di Ferrara, attualmente sede della Residenza Psichiatrica a trattamenti estensivi “Il Convento” che mette a valore l’evoluzione della struttura e la trasformazione da luogo di reclusione a luogo di cura per chi soffre di un disturbo mentale. Le attività quotidiane comunitarie e terapeutico-riabilitative hanno sede nella parte del monastero che si sviluppa intorno al Chiostro monumentale mentre il resto dei corpi di fabbrica, compresa la Chiesa, vertono in cattivo stato di conservazione e in disuso.

   
Ex Chiesa di San Bartolo - facciata e veduta esterna dell'abside

Il San Bartolo, considerato un 'luogo del cuore' per la città estense, è candidato alla 12esima edizione del programma nazionale dedicato ai luoghi italiani da non dimenticare “I luoghi del cuore. Basta poco per salvare i luoghi che ami” promosso dal FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano e, nelle giornate del 22 e 23 marzo 2025 ha aperto le porte al pubblico proprio per le Giornate FAI di Primavera: una occasione unica per scoprire l’ex complesso monastico e contrastare lo stigma dei disturbi psichiatrici.

       
Ex Chiesa di San Bartolo - veduta d'interno e particolare della volta affrescata con cielo stellato


Ex Chiesa di San Bartolo - sagrestia


Un intervento di tutela e valorizzazione
L’ex Chiesa di San Bartolo, edificio di pregio storico-artistico, è stata gravemente danneggiato dal sisma del 2012 e non versa in adeguato stato di conservazione. Per garantire la sua tutela e fruibilità, la Soprintendenza ha in carico un finanziamento da parte del MiC - Ministero della Cultura, nell’ambito del Programma Interventi Legge 232/2016 (D.M. 106/2018) per un importo di 1,5 milioni.

I lavori di riparazione e miglioramento sismico dell’ex Chiesa sono inseriti nel programma degli interventi post sisma 2012 previsti dal Commissario delegato per l’emergenza sisma della Regione Emilia-Romagna, per cui è prevista la possibilità di un ulteriore finanziamento di 2 milioni da parte dell’Agenzia regionale Ricostruzioni con una progettualità complessiva che potrebbe valere quindi 3,5 milioni per il recupero del bene storico.

Un accordo strategico per la sicurezza e il recupero
L’accordo tra i due enti prevede una gestione congiunta dell’intervento che unisce i due finanziamenti nell’intento del recupero del bene, con l’AUSL di Ferrara che assumerà il ruolo di stazione appaltante ed ente attuatore, curando tutte le fasi della progettazione ed esecuzione dei lavori. La Soprintendenza, invece, manterrà la supervisione tecnico-scientifica e provvederà alla liquidazione delle spese per la sua parte di finanziamento.

Le opere riguarderanno la verifica della vulnerabilità sismica dell’edificio, il miglioramento strutturale e il restauro conservativo, con particolare attenzione alla tutela delle caratteristiche architettoniche e artistiche del bene.

Il progetto è in capo al Servizio Comune Tecnico Patrimonio del Dipartimento Tecnico delle Aziende Sanitarie ferraresi.

Tempistiche e sviluppo del progetto
Le attività di progettazione saranno avviate entro tre mesi dalla firma dell’accordo, mentre l’affidamento dei lavori è previsto entro tre mesi dall’ottenimento delle autorizzazioni necessarie all’avvio dei lavori. Il termine per la conclusione dell’intervento è fissato al 31 dicembre 2028, salvo eventuali proroghe motivate.

Un impegno congiunto per il patrimonio culturale
Alla conferenza stampa, alla presenza del prefetto Massimo Marchesiello, sono intervenuti la dr.ssa Nicoletta Natalini, direttrice generale Aziende Sanitarie ferraresi, l’arch. Francesca Tomba, dirigente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, il geom. Marco Gulinelli, assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, il dott. Enrico Cocchi, direttore Agenzia Regionale Ricostruzioni dell'Emilia-Romagna, l’arch. Giovanni Peressotti, direttore Dipartimento Tecnico e delle Tecnologie Sanitarie delle Aziende Sanitarie ferraresi e responsabile unico del procedimento, l’arch. Carla Di Francesco, presidente FAI Emilia-Romagna e la prof.ssa Rita Fabbri del Dipartimento di Architettura Unife.

     
Firma della convenzione tra Soprintendenza ABAP di Bologna e Azienda USL di Ferrara
Da sinistra: Giovanni Peressotti, Enrico Cocchi, Francesca Tomba, Rita Fabbri, Nicoletta Natalini, Massimo Marchesiello, Carla Di Francesco, Marco Gulinelli (foto di AUSL Ferrara)


COMUNICATO STAMPA: Ferrara, 26 marzo 2025

VIDEO INTERVISTE disponibili sul canale Youtube di AUSL Ferrara


Informazioni scientifiche: Soprintendenza ABAP di Bologna, Azienda USL Ferrara
Editing: Siriana Zucchini (Ufficio promozione e comunicazione Sabap-Bo)
Immagini: Francesca Tomba - Sabap-Bo, Azienda USL Ferrara
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