La realizzazione di una cabina interrata in Piazza di Porta San Donato, da realizzarsi nel 2016 nell’ambito dei lavori collegati alla linea filoviaria Crealis, è stata l’occasione per avviare nell’area interessata un’indagine archeologica preventiva come previsto dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici e come indicato nel protocollo di intesa siglato nel 2001 da Tper e Soprintendenza Archeologia. 

Le prime indagini, eseguite da Phoenix Archeologia sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, hanno permesso di documentare i contesti più superficiali presenti nell’area di scavo, riferibili a un ambito cronologico compreso tra il basso medioevo -convenzionalmente compreso tra l'anno Mille e la scoperta dell'America nel 1492- e l’età moderna e costituiti dai resti di diverse strutture murarie, conservate per lo più in fondazione, e dalle stratigrafie orizzontali ad esse correlate.
Queste strutture, realizzate con modalità costruttive differenti e con impiego di materiali vari come ciottoli, mattoni e travi lignee legati con malta di calce o di gesso, sono parte di una o più unità a destinazione abitativa e/o produttiva che hanno subito nel corso del tempo numerose modifiche e superfetazioni.


Scavi di Piazza di Porta San Donato - veduta complessiva dell'area indagata

Ad una fase immediatamente precedente, riconducibile all’alto Medioevo, sono riferibili una serie di canali realizzati per mantenere drenata l’area, e un’ampia fossa utilizzata forse come macero; mentre nell’estremità orientale dell’area di scavo, adiacente all’Istituto di Mineralogia, è stato intercettato un breve tratto di canale in muratura realizzato tra la fine dell’età moderna e la prima età contemporanea, che venne defunzionalizzato agli inizi del secolo scorso, identificato in base alle fonti storiche come il “condotto sentiero”.


Stratificazioni multiple con affioramenti di diverse epoche

Esauriti gli scavi delle stratigrafie di età medievale e moderna, le indagini delle quote più profonde a quattro metri sotto la superficie stradale hanno riportato alla luce i livelli di età romana, già documentati nei saggi effettuati nel 2012 allo scopo di determinare il potenziale archeologico dell’area per pianificare al meglio le attività di scavo e le successive lavorazioni che porteranno alla realizzazione della cabina elettrica.


Affioramento dello strato di epoca romana

La fase più antica della frequentazione è testimoniata dalla presenza di tre sepolture ad incinerazione, due delle quali abbastanza ben conservate, riconducibili al I secolo d.C.
Di una tomba, al cui interno si conservano due anfore spezzate e utilizzate per versare all’interno della sepoltura le libagioni, si conserva anche la base di un piccolo monumento funerario -una stele o un’ara- collocato su un lato; in un’altra sepoltura erano state deposti insieme alla terra di rogo tre vasetti a pareti sottili sistemati negli angoli e una lucerna; mentre dell’ultima sepoltura rinvenuta, quasi completamente distrutta dagli interventi successivi, si conservavano solo la terra del rogo funebre e pochi resti ossei del defunto.
Si tratta di un piccolo sepolcreto a carattere rurale, collocato a margine dell'abitato e legato a edifici di campagna e alle famiglie che li abitavano; ben diverso dalle necropoli che si trovano lungo le principali direttrici in uscita dalla città.


Sepoltura di età romana con basamento e anfore per la libagione


Materiali ceramici di età romana recuperati nelle attività di scavo

Nella parte centrale dell’area, inoltre, sono state individuate le tracce dei solchi lasciati dal passaggio dei carri, che attestano la presenza di una strada sterrata riconducibile a una fase più antica forse di età repubblicana.

La chiusura delle attività di scavo è prevista per la fine dell'anno, quando il cantiere potrà riprendere la sua normale attività.


Informazioni scientifiche: Renata Curina (Funzionario archeologo Soprintendenza Archeologia E-R)
Immagini: Michele Lapini / Eikon studio
Editing: Siriana Zucchini (Ufficio promozione e comunicazione Sabap-Bo)
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